Luciano Moggi ha parlato a Panorama di Carlitos Tevez: “È un buon giocatore, non un fenomeno. Bisognerà vedere come lo utilizzeranno”.
“Perché lui“- continua – “è più una mezza punta che un attaccante vero e proprio. Potrebbe trovarsi bene con Llorente. Tevez ha qualità e temperamento che sono importanti per il calcio italiano, ma secondo me migliora senza cambiare completamente la squadra. L’hanno pagato, non c’è dubbio. Però è un giocatore che assicura un buon rendimento. Bisognerà stare attenti al suo carattere. Uno che viene dall’Inghilterra ha sempre difficoltà ad ambientarsi in Italia. In Inghilterra hanno maggiori libertà, vanno direttamente allo stadio senza ritiro, magari mangiano un panino prima della partita…qui è impensabile.”
Sul Montenegrino: “Pista da abbandonare. Prenderlo ora non avrebbe più senso a meno che l’intenzione non sia vendere tutti. Ma non riguardo le cessioni: “È la sfida che si apre ora visto che fino a questo momento non è stato ceduto nessuno”
Sarà un’impresa non svendere. Ora c’è l’obbligo di vendere perché non si possono sommare così tanti attaccanti e poi la gestione del club è stata decisa con linee guida precise. Adesso si troveranno difronte un problema un po’ come accaduto al Milan un anno fa. Io li compravo senza dirlo e dopo la cessione lo dichiaravo però non sempre riesce”.
Moggi sulla Juve
Prospettive Juve: “Come l’anno scorso. La Juventus ha già fatto una buona Champions League nell’ultima stagione, può arrivare anche in finale. L’impianto è buono e con Tevez è migliorato non fosse altro per l’immagine che ha Tevez che è un giocatore che incute anche timore all’avversario. In Italia ne avrà beneficio anche chi giocherà al suo fianco. L’importante è che non si dica che è una prima punta”.
Vucinic: “Su Vucinic mi sono espresso tante volte. Tecnicamente bravo, però non lo prenderei mai perché a volte giocano per se stessi e a volte per la squadra mentre ci vuole continuità. Tevez è certamente superiore. Al Milan mai. Non si rinforza una diretta concorrente e Vucinic per il Milan potrebbe essere un rinforzo complementare a Balotelli. E’ un regola che vale sempre e ovunque. Mai al Milan”
Su Marotta: “Non capisco quale esame dovesse superare. Ha vinto due campionati…Non si giudica dalla capacità o meno di acquistare un giocatore ma dal lavoro di tanti anni. Non è l’acquisto di Tevez che deve farlo lodare ma il fatto di aver costruito una squadra che ha vinto gli ultimi due campionati. Non sarà Tevez a farla diventare fenomenale”