A proposito di veri argentini

Nel giorno dello sbarco di Higuain in Italia per le visite mediche e la firma col Napoli, alcuni tifosi azzurri hanno esposto un curioso striscione a Dimaro, sede del ritiro estivo della società partenopea: “Un vero argentino non gioca a Torino. Benvenuto Pipita”.

La stessa affermazione l’ha fatta anche Maradona, in una lettera indirizzata ai supporter azzurri: “e poi un vero argentino non può mai giocare a Torino…”.

Argentino a Torino
Un argentino non va a Torino (ANSA) Juve-News.it

I napoletani credono che il fatto che il più grande argentino di sempre abbia giocato al S.Paolo implichi che un “vero” argentino debba andare a giocare in riva al Golfo e non a Torino. Potrebbero giustificare la cosa, se conoscessero la storia bianconera, evidenziando che alla Juve hanno lasciato il segno solamente cinque argentini (Renato Cesarini, Luisito Monti, “Mumo” Orsi, Omar Sivori, Mauro German Camoranesi), tutti però di origini italiane (“oriundi” successivamente convocati dalla Nazionale italiana).

In realtà, lo striscione per Higuain (che nasconde una frecciata rivolta a Tevez, trasferitosi alla Juventus), è un autentico buco nell’acqua: l’ex madrileno è infatti nato e cresciuto a Brest, in Francia, dove giocava il padre, anch’egli calciatore. Al contrario del nuovo numero 10 bianconero, cresciuto nel barrio della periferia di Buenos Aires soprannominato “Fuerte Apache”.

Giuseppe Dedonato

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