Una sorprendente svolta si è verificata nel pomeriggio in cui tutta l’Italia attendeva le finali europee di calcio a Roma tra Fiorentina e Inter. La Juventus ha effettuato una mossa completamente inaspettata, richiedendo l’anticipo dell’udienza riguardante le accuse di irregolarità salariali prevista per il 15 giugno. L’udienza si terrà martedì. Questo può significare una sola cosa: la Juventus ha deciso di patteggiare.
In cosa consiste questa manovra salariale? Essenzialmente, il club bianconero rinuncia a presentare una difesa formale per trovare un accordo con la Procura federale, rappresentata dal procuratore Giuseppe Chinè.
Cosa ci aspetta ora dal patteggiamento sulla manovra stipendi?
Il primo a far sospettare che la Juventus avrebbe seguito questa strada è stato Francesco Calvo, capo dell’area sportiva del club, che prima della partita contro il Milan aveva affermato che i processi erano “acqua passata, ormai definitiva”. Questa dichiarazione escludeva la possibilità di un ricorso al Collegio di garanzia del CONI per le plusvalenze e faceva intuire che il patteggiamento fosse un’opzione reale per il secondo processo. Oggi, infine, sono arrivate le conferme di questa decisione.