Parte del filone Prisma della Juventus è stato basato, oltre agli stipendi, anche alle plusvalenze dei giocatori. Il club bianconero oltre ad aver sciolto tutto il CdA per non incorrere a pene più importanti, ha ricevuto delle penalizzazioni in un campionato totalmente falsato. Decisioni prese, attuate, ritirare e attuate nuovamente durante un campionato in corso creando un caos anche psicologico oltre a quello sportivo nei tesserati bianconeri.

In queste settimane invece, la Roma si trovava in una situazione similare con il club giallorosso che doveva raggiungere i 30 milioni di euro di Plusvalenze per non incorrere a penalizzazioni e ripercussioni nelle competizioni sportive e sul mercato. Una cifra ben precisa che è stata solamente sfiorata rimediando solamente un’ammenda di 5 milioni di euro.

Per adempiere questo dato sportivo, il club romano ha avuto l’aiuto del Sassuolo ed il tutto alla luce e con l’ammissione del dirigente neroverde. Lo stesso Carnevali, AD del club emiliano, dichiarò le seguenti affermazioni ai microfoni di SKY:

Alla Roma ci lega un rapporto giusto, anche con Tiago Pinto: nel momento in cui c’è stata da fare quest’operazione con dei ragazzi giovani l’abbiamo fatta, anche entro il 30 giugno perché avevano delle necessità. È sempre una cosa giusta tra società, nel momento in cui ci si può aiutare, ci si può dare una mano, bisogna farlo”. 

Parole di ammissione di un calcio malato, parole che hanno acceso nuovamente la rabbia dei tifosi Juventini, poi basti vedere come un giocatore del valore di 300 mila euro, sia stato venduto all’estero per 8 milioni di euro creando una plusvalenza abbastanza marcata, dato anche che il sito transfermarkt, lo valuta massimo 1 milione di euro.

Due pesi e due misure?

Di Luca

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